giovedì 27 ottobre 2011

Nulla come il Moscato d' Asti per il risveglio mattutino

Che stamattina li avrei portati io gli Gnorpoli a scuola insieme alle bimbe e alle 8 meno tre ho messo a Orso lo zaino e la giacca e gli ho detto di andare a suonare da loro mentre io prendevo la macchina e che li avrei aspettati dall' altro lato della strada vicino alle strisce pedonali. Ed Ennio stava ancora con il naso nel libro per cui gli ho scaricato giacca e zaino sul tavolo ingiungendogli di farsi trovare anche lui.

Poi in quella luce blu delle albe d' autunno al mattino, mentre andavo verso casa delle bimbe e vedevo da dietro la loro finestra movimenti vari, me lo sono vista venire incontro e non ho capito subito cos' era quella macchia bianca sul giubbotto che quasi non me l' ha fatto riconoscere, ma era il pallone che ha deciso di portarsi a scuola "perchè dobbiamo portare tutti una palla mamma, e metterla con le altre sotto al tavolo della maestra", che mi veniva incontro con quel suo passo sciolto e lo zaino e la frangetta bionda, che io me lo coccolerei sempre questo mio figlio sul limitare d' età tra bambino grande e ragazzino piccolo.

E anche se ero distrutta e avvolta da quella specie di nebbia di quando ancora non ti sei svegliata del tutto e ti senti completamente rilassata, così rilassata che adesso vado a casa e mi rimetto al letto per smaltire questi ultimi giorni di lavoro, e il mio pensiero è andato al socio, il mio nuovo compagno di 1000 avventure, che invece mi ricorda tanto me prima che i figli mi ammorbidissero ed è uno che lavora fortemente, si agita intensamente e non pulisce il water. Perchè il socio tutto quello che noi abbiamo fatto ieri ad Amsterdam l' ha fatto l' altroieri a Berlino e poi alle 23 è tornato in ufficio, ha lavorato fino all' una, ha dormito lì, è andato alle 6 in palestra per farsi la doccia ha proseguito per l' aeroporto, recuperato il grupo, arrivato ad Amsterdam dove mi ha trovata fumante per tutte le cose che la sala NON aveva allestito come dicevamo noi, mentre aprivo scatole di vino per mettere il bianco nella cella frigo e il rosso che già ci stava tirarlo fuori per scaldarlo. E mancava il palco, mancava il microfono e una cosa che noi ci stavamo prevenendo da due settimane, lui ha chiamato me almeno 15 volte per raccomandarsi, io chiamavo l' hotel per dire: ditemi quando posso venire a controllare personalmente e al sento: ma no, ci pensiamo noi, ci mancherebbe, ecco, poi non l' hanno fatto e io mi incazzo, perchè l' avevo previsto. Ecco, ho pensato al socio che ha rifiutato di venire a dormire da me o dal fratello e ha deciso che si faceva un giro, si rilassava perchè l' idea di mettersi a letto all' una per poi essere in aeroporto alle 5 e in ufficio alle 9 gli toglieva il sonno, e quanto lo capisco, anche se io non ho più l' età. Allora alle 7 mentre spegnevo il telefonino gli ho mandato un messaggino di buon volo.

Mi è piaciuto lavorare con il socio, è un altro perfezionista dell' adrenalina come me ma sa un paio di trucchi che io nn so e che mi sta insegnando. E alla fine mi ha detto che sono geniale e che è contento di come è andata.
Poi chissenefrega, sono 25 anni che organizziamo fiere ed eventi, ci mettiamo sotto, e quel paio di amici e ospiti che sono anche amici e che per disgrazia loro sono arrivati in anticipo, li abbiamo messi al lavoro e via. Alle 16 la sala era come dicevamo noi, con tutti i produttori e i loro fantastici vini alla temperatura dovuta e gli ospiti sono arrivati, lentamente, inesorabilmente, e invece del solito 10% che conferma e non viene ne mancavano un paio per cause di forza maggiore e ne sono arrivati una ventina in più. Che per una manifestazione selezionatissima, senza VIP, senza tirapiedi, senza amici e solo professionisti, gli importatori c' erano tutti e anche alcuni ristoratori grossi.

"Mi hai mandato un messaggio così carino, che non ho potuto non venire", mi ha fatto uno mentre io mi chiedevo cosa cavolo gli avessi poi scritto.

Perchè ieri ho scritto personalmente di persona, uno a uno, senza fare nessun copiaincolla, a tutti quelli che non avevano risposto una roba del tipo:
Beh, allora ci vieni al Moscato o no? Sai, sono appena rientrata dall' Abruzzo e ho perso un po' il conto, ma sappi che siamo lì, dalle... alle..., se vuoi parcheggiare gratis lascia pure davanti casa mia che poi in 10 minuti col traghetto arrivi, e a proposito come è andata la tal cosa che mi dicevi?

Perchè io le lettere in serie proprio non ce la faccio a mandarle, anche se ci vuole più tempo, e tutti i miei inviti ci ho aggiunto una riga a mano. E anche se per un evento di questo tipo è follia, vedi che poi la gente viene. Per`ø non nego che sia stata una faticaccia.

Infatti stamattina alle 7, quando è suonato l' arpeggio del telefonino per ricordarmi che evviva, un nuovo giorno con tutto un mondo intorno era arrivato, mentre fuori è buio pesto, io ero completamente intontita. Vorrei vedere voi dopo corse in Abruzzo, corse a casa culminate nella serata del Consorzio Moscato d' Asti ad Amsterdam, e insomma, sono stata sob ria e parchissima e dopo tutte le corse mi sono arenata alla reception con occasionali sortite nella sala, per cui tutto quello che ho bevuto è stato in dosaggi omeopatici, ma l' omeopatia a oltranza ripetuta con piacere rischia anch' essa di intontirti la mattina dopo (o sono forse state le corse di carico, scarico e sgombro alla fine?)

L' unica cosa che mi era ben presente era che i bambini a scuola li avrei portati io, che il capo non era nel letto accanto a me e non era da nessuna parte, per cui alla fine gli ho telefonato ed era già al lavoro, ma guarda un po' le sorprese della vita.

E sono andata a svegliare Orso che di solito ha bisogno di 20 minuti per passare dallo stato di sonno a quelli di leggerissima veglia, quanto basta per (farsi) vestire e scendere le scale fino al tavolo della colazione dove si immerge in un giornalino e bisogna ricordargli di mangiare.

Stamattina invece al buio mi fa: sono sveglio da un sacco di tempo. (Devo ricordarmi di chiedere al capo se in effetti ce l' ha fatta ad inaugurare ieri il regime prestalletto di cui parlava ultimamente, visto che durante le vacanze dai nonni, vuoi la gara dei 4 giorni in piscina ("e poi ci mettevano la musica e bisognava ballare in acqua") in cui hanno vinto rispettivamente una medaglia di similoro e una di similbronzo) o l' aria buona di campagna, andavavo a dormire entro le 20 ed è una mano santa, signora mia, tocca mantenerle queste abitudini.

Che poi doveva ammortizzare secondo me la delusione di essere stato estromesso dal coro, ebbene si, ce l' ha fatta, e secondo me gli fa solo bene capire che ad azione corrisponde reazione. È vero che questo coro ha grandi ambizioni che riesce a realizzare ed è per bambini che si motivano da soli a stare attenti e concentrati a lezione, e a lui hanno dato tante opportunità di provarci, ma non esiste che per metà della lezione la maestra sta solo a riprendere lui.

"Orso, al coro hanno detto che è meglio se non ci vai più".
"Nooooo".
"Si, ma in fondo te l' avevano già detto alcune volte, comunque non fa niente, guarda, tu adesso puoi cominciare ad esercitarti a scuola su come stare attento senza disturbare (geniale questa mossa del capo, del maiale non si butta via mai niente), così poi riesci a farlo anche al coro e ti riprendono, se lo impari il prossimo anno ti rivogliono".
"Amore, ma tu lo sapevi, no? che eravate d' accordo così?"
"Ma l' anno prossimo sarò nel gruppo con gli altri bambini?"
"Dipende, il libro di solfeggio ce l' hai, possiamo andare avanti con il programma noi due così quando ricominci le cose che fanno gli altri già le sai".
"Ma poi tu non mi metti gli adesivi sulla pagina quando ho fatto bene".

Poi in confidenza gli ho spiegato che se per adesso lui si esercita a concentrarsi di più a lezione senza distrubare, magari quando andremo al concerto di natale di Ennio può chiedere lui alla Maestra Caro se può riprovarci e vedere se ha imparato.

Che un po' mi dispiace per lui, ma stamane sono così intontita che l' idea di due pomeriggi alla settimana senza corse dall' altro lato della città fa bene anche a me. Mi sa che vado a mettermi un rametto di menta in infusione nell' acqua bollente per svegliarmi sul serio.

1 commento:

emily ha detto...

mi dispiace x il coro ma una frase che hai scritot mi rimbomba dentro: ad ogni azione una reazione...nel bene e nel male è così difficile capirlo?
sto pensando al mio di figlio naturalmente...
sono felice che sia andato tutto bene, io nn so come fai a me viene l'ansia solo a leggerti figurarsi a fare quello che fai tu