giovedì 7 luglio 2011

Mumble e mumble

Tutta questa cosa la devo assorbire e soprattutto trovare un po' di tempo per parlarne con calma con il capo e Santasuocera, ma se il blog non serve a metter giù delle idee per chiarirsele, che cavolo ce l' ho a fare? E quindi, con tutte le mani avanti i se e i non ci preoccupiamo e in fondo non ci sorprende e ce la facciamo insieme, adesso butto fuori.

Ieri colloquio con la terapeuta, Orso andrebbe in effetti testato perchè è evidente che ha dei percorsi tutti suoi e la vita troppo movimentata gli confonde le idee. Ci interessa avere un' etichetta? A noi certamente no, sappiamo più o meno cosa gli dobbiamo offrire, io l' ho sempre saputo ma quando se ne è parlato mesi fa ero io a non essere in grado di organizzarci la vita in quel modo. Diciamo che ho avuto tempo per darmi una rasserenata pure io e tirare alcune fila della mia vita.

Insomma, non è che alla sua età serva mandarlo in terapia, quello che ha fatto finora serviva a capire come pensa, come vive e come sente le cose e questo ha aiutato molto anche noi.

Quindi linee corte, coerenza, liste e rassicurazioni, fargli i suoi piccoli confini su tutto così non si perde fino a che la maggior parte delle cose della vita smettono di sembrargli troppo grandi e troppo da perdercisi dentro e diventano degli automatismi.

Non ci sorprende tutto questo perchè suo fratello in fondo ha lo stesso, ma essendo un altro tipo di persona ha imparato a risolversi. Perchè un fratello del capo da bambino era anche taaaaanto problematico e incazzoso per impotenza, ma in fondo è una persona meravigliosa che nella vita è riuscito benissimo. Perchè mio padre, lo dico sempre, quanto potenziale avrebbe tirato fuori se fosse cresciuto in un altro ambiente e allora lo faccio io con mio figlio anche per lui.

Con la scuola abbiamo la fortuna che il prossimo anno lo rifà con le due maestre che ha avuto quest' anno, che lo conoscono e vogliono aiutarlo e un pochino un' idea ce l' hanno, per cui insieme alla scuola penseremo a come intervenire. Diciamo che lui va stimolato a uscire da se stesso, quindi, cito "se gli interessano i missili sarà utile quello che deve imparare per non restare indietro con il programma glielo si presenti attraverso uno studio dei missili". E se la scuola ha bisogno dell' etichetta per motivare l' attenzione extra che toccherà dargli, noi ci procureremo l' etichetta, cosa che secondo me ci aiuta molto anche a capire meglio come funziona. cosa che mi chiedevo già qui.

La cosa positiva è che è un bambino curioso e intelligente, dal punto di vista cognitivo non c' è il minimo problema, ma è così coerente nei suoi comportamenti e nei suoi inciampi, a casa, al coro, a nuoto, ovunque, che adesso gli daremo più retta.

Intanto il prossimo anno va a judo che gli piace e magari gli fa pure bene, e poi lo rimetto a fare qualcosa di creativo che devo ancora trovare.

Sarà una fatica enorme da unire a tutto il resto della fatica del vivere, ma cosa vuoi che sia?

La cosa buona è che ho smesso da un po' di sentirmi in colpa per tutto, la vita è quello che è e io non posso darmi le colpe della qualunque. Io ho oggettivamente dei figli meravigliosi e faticosissimi, ci ho messo anni a capirlo perchè era più facile sentirmi inadeguata io, ma è vero che richiedono un mucchio di energia positiva e forza fisica e mentale e se non ce l' ho è ora che me le cominci a procurare.

Mi sa che quest' estate avviamo il nuovo corso, vediamo se funziona e cominceremo a divertirci.

8 commenti:

Costanza ha detto...

brava, secondo me il passo più importanta da farsi è non sentirsi in colpa. di lì in poi tutto il resto viene fatto con una zavorra in meno. e il senso di colpa è una zavorra pesantissima e inutile, ma che crea sempre delle vite frenate. mentre nella vita bisogna andare avanti e basta.

francesca ha detto...

Concordo con il non sentirsi in colpa.....mi sa che e` il primo passo ed anche la cosa piu` difficile....
per la risposta al mio post la marmellata la fa mia madre ed io attingo....comodo e genuino.

Ciao francesca

Mammamsterdam ha detto...

Si, penso di cominciare a smetterla con le zavorre, ma no bisogna mai mollare la lotta contro di loro, che tornano sempre.

emily ha detto...

io nn so che dirti, mi sento troppo tirata in causa.
da una parte sarebbe bello avere figli che nn creano problemi e che fila tutto liscio ma sai una cosa? figli così faticosi ti costringono ad essere un genitore migliore e in definitiva, una persona migliore.
x cui fai un sospirone, rimboccati le maniche e sotto, sarà un'avventura bellissima

Baol ha detto...

Una fatica in più, se serve, è comunque una cosa buona

supermambanana ha detto...

brava, tu sei brava. Ma butta un occhio al capo.

pat pat pat e ancora pat

barbara ha detto...

Eh, queste zavorre le conosciamo bene. Ma se possibile bisognerebbe mollarle e basta, senza combatterci, altrimenti anche la battaglia è una fatica in più. Quando vuoi sentiamoci.

Mammamsterdam ha detto...

Al capo ci butto 5 occhi, purtroppo, e non da ora, ma visto che a suo tempo il disagio dichiarato di figlio 1 ha avuto come conseguenza che io cominicassi a lavorare su me stessa, spero che figlio 2 aiuti il padre a volersi bene e non essere troppo duro con se stesso.

E ci divertiremo da matti.