domenica 12 giugno 2011

Perchè votare SI per il nucleare, un commento informato

Avevo letto sull' Unità questo articolo di Roberto Vacca, che ho molto amato come scrittore da ragazzina, e di cui ricevo regolarmente le newsletter, che trovo molto informative e talvolta controcorrente su argomenti di cui so poco.

Poi mi è arrivato anche per mail e mi è sembrata un' aggiunta interessante il testo della mail, che con il suo permesso, vi allego tel quel. Leggetelo, pensateci, andate a votare.


Allego mio articolo pubblicato oggi da L'UNITA' sul referendum nucleare.
Spiego perché voto SI: in questo modo si elimina la legge 75/2011, confusa
e incasinata [introdotta il 26/5 dall'attuale governo] che dà carta bianca
al governo per adottare fra 12 mesi le "strategie energetiche nazionali" che
vorrà - e data l'usuale incompetenza del governo, c'è da aspettarsi il
peggio.
Dunque votare SI non vuol dire affatto votare "contro il nucleare", ma
eliminare una legge deplorevole, dopo di che (anche subito) se ne potrà fare
un'altra ben congegnata con l'aiuto di esperti. Parecchi di questi esperti -
amici che stimo - predicano l'astensione. Credono che, mantenendo la legge
75 (il che accade se non si raggiunge il quorum) si favorirebbe la
realizzazioni di centrali elettronucleari. Non è così: per farle bene (il
che è possibile in linea teorica) occorre analizzare tutte le opzioni e
spiegarle bene al pubblico.
Il referendum non è pro (NO) o contro (SI) il nucleare, ma pro o contro
l'orrida legge 75. Chiariamo l'equivoco - simile a quello del referendum del
1987. Anche questo non fu "contro il nucleare" ma abolì 3 leggi per cui:

- l'Italia smise di finanziare la ricerca francese sui reattori veloci
Superphoenix
- la scelta dei siti di centrali nucleari fu tolta al CIPE e data al
Parlamento
- fu abolito il finanziamento ai Comuni in cui costruire centrali nucleari.

Cerco di dire chiaro come stanno le cose. A confondere le idee contribuisce
anche Ratzinger, che esorta a usare energie non pericolose per l'uomo:
dimostra di nuovo di non capire e non sapere. Infatti non cita nemmeno il
pericolo N°1 - quello delle 12.000 testate nucleari ancora esistenti (con
potenziale distruttivo equivalente a 730 kg di alto esplosivo per OGNI
essere umano).
Concludo: voto SI per le ragioni giuste, non per quelle immaginarie - chi si
astiene cerca di conservare almeno per 5 anni un'orrida legge della destra.

IL TITOLO che L'Unità mi ha dato è "Io, uomo di scienza, sul nucleare voterò
SI" --- spero che chi lo legge capisca subito che non ne sono l'autore. Non
pretendo di essere uomo di scienza (sebbene abbia prodotto alcuni teoremi
matematici) - in TV uso il "sottopancia": "ingegnere/scrittore". A chi mi
chiama scienziato o intellettuale, dico che sono metalmeccanico.
Best
Roberto

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