giovedì 17 marzo 2011

Considerazioni storico-patriottiche



Voleva essere un post d' ampre, ma vedo che mi è venuto pieno di insulti. Sono amorosi pure quelli.

Lo dico sempre che ho avuto un' educazione risorgimentale, con zia Filomena che nel 1917 ha iniziato a insegnare e prima di lei suo zio Antonio che era ispettore scolastico. Insomma, di materiale scolastico d' antan ne ho visto parecchio nella prima infanza, il libro Cuore era una bibbia e poi diciamocelo, ho pure tutta l' eredità eroico-incosciente polacca, che anche loro nello stesso periodo tentavano di liberarsi dagli austriaci come noi e come scrisse Czeslaw Milosz, i polacchi sono sempre stati bravissimi a precipitarsi nelle situazioni più pericolose, inutili e senza speranza, spinti dall' eroiscmo e dalla incrollabile certezza che siccome erano nel giusto dio era al loro fianco. Che meno male che una roba del genere a noi italiani no ci ha mai sedotti più di tanto dopo l' impresa dei Mille, siamo troppo paraculi e diplomatici per prese di posizione del genere.

Io con il mito dell' Unità d' Italia, insomma, ci sono cresciuta e per me patriottismo non è mai stata una parola pericolosa, so che è una cosa profondamente diversa dal nazionalismo, che pure il signore non ci ha risparmiato, ma per fortuna siamo paraculi e anche quello non ha mai davvero fatto presa eccessivamente.

Cioè, alla lunga a noi italiani uno che ci viene a dire che siamo il popolo eletto che dovrà compiere l' alta missione storica, sono sicura che ci volteremo tutti come un sol uomo per vedere chi è quello alle nostre spalle di cui stanno parlando.

Missione eroica, chi, noi? Ma fatemi il piacere.

Eppure in tutto questo, una coscienza di italianitudine oltre e nonostante tutto, in un paese di campanili unificato dalla TV a noi non è mai mancata, come non mancava quella della Polonitudine ai Polacchi che sono diventati nazione solo con la Prima guerra mondiale. E non a caso nei nostri due inni nazionali si nomina l' altra nazione, anche i `polacchi, nella marcia di Dabrowski che è l' inno nazionale, dicono: dalla terra d' Italia alla Polonia.

Io ce l' ho.

Buon compleanno a tutti, pure quelle teste di cazzo dei leghisti che si fanno ancora prendere per culo dai propri rappresentanti, sperando che il signore li ravveda.

4 commenti:

Miranda ha detto...

condiivido e sottoscrivo soprattutto l'ultima frase!!!

barbara ha detto...

Buon compleanno anche a te. Certo che questa ventata di italianità, meglio ogni 150 anni che mai, ma insomma... Meno male che ci sono i mondiali di calcio altrimenti le bandiere ammuffirebbero.

emily ha detto...

questa lega è una vergogna....

Anonimo ha detto...

buon 150esimo in ritardo e... con quell'"eroiscmo" mi hai commosso, è un refuso che viene sempre anche a me (collega traduttrice) con tutti gli -ismi ;)
Luisa