sabato 10 aprile 2010

Orso e le glorie calcistiche

"Ma io avevo trovato una coccinella gialla bellissima a calcio e poi è arrivato T. e l'ha ammazzata".
"No, ma che peccato, forse l'ha fatto per sbaglio?"
"Secondo me invece Orso come sempre invece di giocare stava a contemplare la natura e T. che doveva segnare gli è passato sopra - eddai, levati di torno - e senza volere ha fatto fuori la coccinella".

Le interpretazioni del capo a volte sembrano ciniche, ma sono semplicemente realistiche. Mi sa che davvero è andata così perché a quell'allenamento lì persino io, che me ne stavo a chiacchierare con l'amica D. a bordo campo e intanto facevo all'uncinetto, sono dovuta andare un paio di volte a dirgli di darsi una mossa e giocare, che mica può star solo impalato salvo rotolarsi per terra reggendosi una gamba se qualcuno insiste per farlo muovere.

Ed è un peccato, perché con la scena del rotolarsi aggrappato allo stinco ha tutta la parte di talento per vincere dei campionati come se ne vedono ultimamente.

Oggi sono andati da soli mentre io spalavo letame e verniciavo in cucina.

"Mamma, eravamo nella stessa squadra e abbiamo vinto", urla Ennio rientrando trafelato.
"Già, hanno proprio vinto, ed indovina chi dei due ha fatto un goal?"
Certe domande del capo contengono in sé la risposta.

"Orso naturalmente".
"Già, mamma, ma come lo sai che l'ho fatto io?"
"Perché amore, stai diventando sempre più bravo e si vede" che l'input positivo so che bisogna darlo a tutti i costi e certe volte tocca arrampicarsi sullo specchio per farlo, per una volta che te lo servono su un vassoio d'argento l'input positivo, che questa settimana Orso aveva definitivamente per la sesta volta deciso che lui con calcio smette e l'ha detto all'universo creato, il ragazzo va incoraggiato.

"Ma a me mi facevano sempre il tackle, per questo non ho segnato" si lamenta Ennio in piena crisi da diva trascurata.
"Ma per forza amore, il tackle si fa sempre a quello più bravo."
"Davvero?"
"Certo, anzi, ricordati di farlo anche tu a quello più bravo della squadra opposta".

"Ma mamma, se la settimana prossima giochiamo contro le mamme io non ce la farò mai a fare goal, e neanche gli altri".
"Orso, ma ti pare che le mamme non faranno di tutto per farvi vincere" vorrei rispondergli io, e non posso primo perché non è educativo, e poi perché non mi fido delle madri olandesi ligie alle regole. Quelle giocheranno per vincere.

In separata sede il capo ha rivelato:
"È scandaloso come abbia segnato, non ha fatto un accidente per tutta la partita, all'ennesima volta che gli ho detto di darsi una mossa si è avvicinato svogliatamente verso la porta, un altro gli ha passato la palla e prima che ci accorgessimo cosa stesse succedenso, aveva segnato".

Perché la mia teoria è che se il pensiero positivo non lo applichi da te, poi è lui a zomparti addosso nei casi disperati. Adesso vediamo sabato prossimo.

5 commenti:

graz ha detto...

Ma povero!!! non ci tiene gana di giocare a calcio (ed io lo capisco uhhh se lo capisco)

Orso for president!!!

/graz

Il Capo ha detto...

Non ha segnato 'un goal' Orso, ha segnato l'unico goal! Il goal vincitore!

Mammamsterdam ha detto...

Va bene, capo, buon sangue non mente and all that sort of things.

Ma fargli fare uno degli sport che piacevano a noi no? che so, arti marziali, pallanuoto, hockey.... Guarda, persino equitazione.

italo ha detto...

il miglior sport che può renderlo felice e vincente è: lo sport del fammi fare quello che c***o mi pare, solo allora si applicherà ed otterrà i migliori risultati....

italo ha detto...

e poi equitazione ne farà tanta, ma tanta... a tempo debito... :-P