giovedì 29 aprile 2010

Novità su "Statale 17" (blog, FB e altro)

Allora, non ricordo se l'ho detto, ma arriva una ristampa, supernecessaria adesso che l'altroieri a Groningen sono andate nel mondo le ultime copie di Statale 17 (ed ho ordini per almeno altre 10).

Ho quindi pensato di fare un blog a parte in cui raccogliere non solo l'archivio foto e video delle varie presentazioni, visto che sono disordinata (e si sa) e soprattutto la sfiga telematica che mi perseguita. Piano piano metterò tutto lì.

L'altra cosa che mi piacerebbe è se il blog (e/o la pagina Facebook, perché già che c'ero ho fatto anche quella) diventasse uno spazio per chi ha letto il libro (e in particolare per tutte quelle persone che mi hanno detto, scritto e telefonato cose bellissime) per aggiungere le proprie idee, commenti, recensioni. Per gli amici abruzzesi all'estero che vengono giù meno spesso di me e che ogni tanto vogliono vedere cosa succede. Per scriverci sopra quando torno in Abruzzo, che ogni volta mi carico di impressioni che poi mi tengo, perché quanto posso scrivere in fondo sull'Abruzzo? (Mai abbastanza se date retta a me).

Io un blog del genere ce l'avevo in inglese (ce l'ho ancora, ma lo aggiorno poco), ma mi rendo conto che scrivere in italiano mi viene molto meglio, farlo in altre lingue mi costringe a pensare e lavorare e quindi per come vivo io il blog, mi manca l'immediatezza.

Ho da sempre avuto fortissima la certezza che quello che ho scritto con Statale 17 non mi sia mai veramente appartenuto, mi sono limitata a fare da catalizzatore/contenitore di storie, profumi, paesaggi, esperienze, personaggi che da sempre vanno in giro.

Me lo sono confermata quando ho letto il testo di Domà e ho visto che in fondo avrei potuto scriverlo io in grossa parte (e l'ho pure scritto). Quando ho letto alcuni commenti, altri resoconti dopo il terremoto, alcuni pubblici ed altri privati.

Quando ho esposto le mie perplessità sulla legittimità di quello che stavo facendo a Stefano, un caro amico di gioventù che come me è cresciuto sulla costa e però è originario di Barisciano, e lui mi ha scritto cos'era la sua Statale 17 ed era esattamente la mia.

Il profuno della savetrejje che calpesti quando esci dalla strada battuta e cammini sull'erba avara e pelosa di questo terreno duro e sassoso.

Statale 17 in fondo è un evento corale, un luogo dello spirito per chi ci è stato e un invito per chi ci deve ancora andare. E mi sembrava giusto darle quindi una collocazione specifica che non si perdesse nel mio blabla quotidiano che conoscete così bene.

Insomma adesso sta qui.

Che per intero si legge come www.ss17storieminimetransumanti.blogspot.com

E con quasi lo stesso nome sta su facebook, per quelli che facebookkano. E FB con tutti i limiti, le perplessità, gli schiavismi e le antipatie che suscita, rispetto al blog ha questo, che è aperto e ognuno ci può aggiungere del suo. Ed è quel vostro, che mi interessa tenere tutto insieme.

2 commenti:

Eligraphix ha detto...

Io non ho letto il tuo libro, ma lo terrò presente.

Ero capitata per caso nel tuo blog in inglese qualche tempo fa. Anch'io ogni tanto scrivo in inglese, non un blog, ma principalmente e-mail. Scrivo in un inglese più che discreto, ma non è la stessa cosa che scrivere in italiano: di solito non traduco quello che penso, ma penso direttamente in inglese quello che voglio scrivere, ma altre volte il pensiero come dici tu, non è così immediato come lo sarebbe invece in italiano ... e ci sono volte in cui scrivere in inglese mi pesa un po. Per questo ultimamente scrivo di più nel mio blog in italiano che per e-mail ai miei amici non italiani.

Anonimo ha detto...

Cara Barbara,
ti ho scoperto grazie alla recensione di Giustino, sono anch'io abruzzese, anche se ormai da molto tempo vivo lontana dall'Abruzzo, ma ci torno spesso.
Grazie per il tuo vivace tocco che mi restituisce pezzi di cuore e memoria.
Un caro saluto
Jasmine
PS: non ho ben capito qual è il tuo profilo su fb