venerdì 11 luglio 2008

Contrappasso

Potrai anche essere una quasi quattordicenne che si annoia, che si atteggia, che non apre bocca fino all'una di pomeriggio e che poiché si annoia decide di far uscire di testa nonna e zia ululando, cantando cose orripilanti, ignorando il resto del mondo per principio, che vieni trascinata per musei quando avresti preferito startene dietro al computer per il quarto giorno consecutivo a chattare con le amiche (e anche noi avremmo preferito starcene a casa, che in fondo quei musei li conosciamo già e girarli con una palla al piede... c'è di meglio nella vita), che anche se una cosa alla fine sei contenta di averla vista, ti guardi bene dal dirlo.

Che ti incazzi se vuoi comprarti i pantaloni più atroci del mondo e tua zia ti dice chiaramente che ti stanno male perché ti fanno il culo a pera e le gambe a X. Protesti, ma saggiamente eviti di comprarteli.

Che fai la bastian contraria per principio.

Però poi rientrano i tuoi cuginetti. Che ti scimmiottano se fai la mossa di ignorarli. Che si giocano a dadi il privilegio di dormire a turno insieme a te (e ti fanno per la gioia anche una pipì a letto). Che ti prendono per culo. Che si fanno inseguire per ore e ore giocando ad acchiapparella e a nascondino. Che ti fanno ridere (guarda che abbiamo sentito benissimo, ridevi anche tu come una bambina felice). Che ti saltano addosso per svegliarti di bacetti e di solletico se tu ti nascondi sotto la coperta per poter ignorare meglio il mondo.

Che uno fa la battaglia di cuscini con te e l'altro cerca ulteriori cuscini per rifonirti di munizioni e te li passa.

Che ti ricordano ogni momento che forse è meglio che sei rimasta figlia unica, ma anche che tutto sommato è un gran peccato.

Cugini: in fondo il rapporto ideale. Ci si può voler bene come fratelli, ma a distanza.

Nessun commento: