sabato 21 giugno 2008

Scarpe

Ieri a conclusione di tutto, mi sono comprata un apio di scarpe, che avevo ancora i soldi del regalo di compleanno dei suoceri. Il CAE per cui ho lavorato questi ultimi due giorni è stato efficientissimo e ha concluso in anticipo, così sono andata a consegnre gli esami dal corso da sommelier che avevo in casa (con il patema che si perdessero nel caos generale) a chi di dovere e finalmente sono andata a dare un'occhiata da vicino a un negozio di scarpe che i figli una volta mi hanno solo fatto annusare da vicino.

Il negozio si chiama Op de dijk e sta sulla Harlemmerrdijk al 104-106. Ha marche tipo Prophecy, Loins, Think, El Naturalista. Insomma, tutte scarpe, strane, colorate, delavé, decorate, con dettagli buffi e soprattutto: a forma di piede. Quindi comodissime e che non passano inosservate. (Il contrario delle scarpe da sciura).

Ora, io devo aver detto in precedenzache le scarpe Camper mi hanno cambiato la vita. Che ieri mi hanno fatto tutti i complimenti per quelle rosse con i ballerini di flamenco (la femmina a sinistra il maschio a destra). che oltre a essere pantofole sono buffe e hanno la linea asimmetrica, quindi la destra è decorata diversamente dalla sinistre (p.e. ho quelle con le scimmiette-distrutte- due scimmiette a dx. e tre a sx., quelle con la scritta LOVE, LO a dx. e VE a sx., ecc.). E i miei sandali verde acqua preferiti, simmetrici ma defunti anch'essi.

Insomma, la cosa migliore del viaggio in Italia è che me ne vado all'outlet, dove quel paio di 42 le hanno sempre, a fare scorte. che il mio problema con le scarpe cominica dalla misura finisce con l'estetica.

nonostante ciò, ieri me ne sono andata al negozio in questione, che aveva dei saldi ma mi sono innamorata dell'unica cosa non in saldo: un paio di stivaletti alla caviglia verde mela, con un taccone tondo e graffiato in modo regolare, e due lacci di canapa grossa da avvolgere intorno alla caviglia, non so se a scopo meramente decorativo o per tenere insieme l'universo.

Sull'estetica bnon ho avuto dempo di decidere, ma il colore è il mio preferito ed erano comodissime ed erano de quelle scarpe che anche in pigiama fatto tutto loro, insomma, il mio coté diva ne è uscito bene.

Il capo era perplesso ma gli sono piaciute, l'unica cosa che in prima battuta lo ha terrorizzato, è stata la menzione al regalo dei suoi: per un attimo ha pensato che costassero quanto la somma regalataci peri 12 anni e 1/2 di matrimonio e si è paralizzato. Ma no, che ci devo prendere la lampada arco di achille castiglione con quel regalo lì.

1 commento:

i roberti ha detto...

.roberto mi parla sempre dell'Olanda o la svezia e dell'uso dei colori accesi per le macchine, scelte che dipendono sicuramente dall'assenza di sole e luce...ti sei adeguata anche tu vero? qui in italia un paio di scarpe verdi sono per chi osa...il classico domina eccetto per l'uso del rosa che è molto cool e che io odio veramente.
Complimenti per l'acquisto ma perchè non ce le fai vedere?
baci
roberta